venerdì 20 novembre 2015

Capitolo 2: VAI DI NUOVO LASSÙ

Mi piacerebbe farvi partecipi cari lettori, di alcune note che ho segnato di volta in volta, riguardanti certi eventi di rilievo nel ministerio di William Branham. Come voi tutti senza dubbio sapete, il fratello Branham doveva recarsi oltreoceano, per la durata di quattro messi in giro per il mondo. Fu ricevuto l’autorizzazione secondo la quale le chiese statali e i governi ufficiali avevano accolto bene tale movimento. Olanda, Germania e Svizzera predisposero degli auditori che comprendevano 25000 posti a sedere per ospitare la moltitudine di persone che si riteneva presenziasse. Il governo reale di Irlanda, avrebbe inviato dalle sue corti il suo stesso comitato per dargli il benvenuto. Per l’uomo naturale nessun altro progetto o disposizione avrebbe potuto essere migliore, né opportunità tanto importante; tuttavia il fratello Branham agisce esclusivamente secondo come Dio lo dirige e questa volta il Signore lo avvertì di non andare. Dio gli svelò che nuvole tenebrose erano disposte sopra la città, nelle quali egli aveva progettato di viaggiare. Fu davvero difficile per lui riferire ai cari fratelli e alle persone che avevano bisogno di Dio che non poteva andare. Tuttavia lo spiegò loro e dopo fece ritorno a casa. Ma egli vi fece ritorno piuttosto rattristato perché il suo cuore era contristato. Sentiva che parecchi non avrebbero capito, o molti ne sarebbero stati offesi e delusi, e questo era ciò che lo turbava. Nonostante ciò il nostro caro fratello Branham sapeva, al di sopra della terra e di tutti i cieli, dei principati e podestà, quali che potessero essere, che la via di Dio è la migliore, e ciò che Dio dice, è definitivo. Senza badare a quanto la gente poteva pensare o dire egli doveva obbedire a Dio. Quale grazia c’è nel basarsi su queste poche parole: “La cieca incredulità è certa di errare ed esamina la sua invano; Dio è il Suo stesso interprete, e lui la renderà evidente”.

Quale che sia l’illusione momentanea, o l’oscurità dell’ora, nessun uomo sa in quale istante Dio interviene e tutto viene trasformato. Nel presente caso avvenne così. Nel giro di pochi giorni, una telefonata giunse al fratello Sothmann dal Canada, il quale pensava che una riunione in Tacoma sarebbe stata ideale. Sul finire della giornata, il Rev. A. W. Rasmussen, pastore del Bethel Temple di Tacoma, telefonò al fratello Branham, e dal profondo del suo cuore invitò il fratello Branham a venire a Tacoma per tenere una riunione. Ecco due devoti uomini di Dio, uno richiede e l’altro invita! Ma come sempre è Dio che autorizza. Perciò Lui deve parlare! Che cosa poteva il fratello Branham dir loro, dopo aver detto a migliaia in tutto il mondo “no” e poi dire “si” per così pochi? Che cosa avrebbe potuto lui dire per essere discreto che fosse in suo potere? Non una parola. Ma quando un cuore onesto di pura integrità necessita una risposta, Dio ce l’ha. Quant’è meraviglioso, quant’è grande, quando Dio parla - sentite le Sue Parole come le disse al fratello Branham: “Vai di nuovo lassù a Tacoma”. Sei piccole parole, quanto poco parla Colui che ha portato il mondo all’esistenza; così breve e così chiaro. Senza istruzioni, senza menzione di successo, né parole di guida, e nemmeno indicazioni - solo sei parole espresse semplicemente. Si sarebbe detto che Dio dovesse abbozzare l’intero viaggio nei minimi dettagli. Ma per ogni commissione, senza riguardo a quanto semplicemente abbia parlato, Dio provvede una fede sufficiente per il servo che guida. Quando Dio parla in questa maniera mi pare chiaro che per fede metteremo in evidenza il piano di Dio man mano che andremo avanti. Dio renderà il Suo intero progetto chiaro quanto le Sue Parole espresse, mentre noi facciamo la nostra parte credendo in Lui e agendo con semplice fede. Tacoma con preghiere continue e digiunando spesso, fu ascoltata da Dio. Venne inviato il Suo servitore per ristorarli nello Spirito, per guarire i Suoi malati, e per aggiungere alla Chiesa, al Suo Corpo, come solo Lui avrebbe potuto fare attraverso le labbra del Suo servo. Fremevo all’amabile Spirito di Cristo tra i Santi di Tacoma, e altri che venivano da diverse città che erano andati ad unirsi a questa grande riunione. Io andavo alla riunione ogni giorno dall’una alle dieci di sera. Sedevo in fondo alla sala, per nove ore e mezza al giorno, parlavo e stavo in compagnia con la gente che si raccoglieva, e rispondevo alle loro domande. Nessuno di loro era scortese o ingiusto. Ognuno sembrava così mite e gentile, gioioso e sereno. L’intera riunione era una miscela di fede e unità nello Spirito. Nessuno aveva interesse per se stesso, ma piuttosto per il suo fratello. Non c’erano testimonianze dottrinali di segni fantastici né opere ipocrite. Davvero Dio scendeva per stare nella riunione. Fu la riunione più unita alla quale abbia mai assistito. I frutti dello Spirito erano in evidenza e i doni spirituali operavano in mezzo all’assemblea - profezia, lingue ed interpretazioni, guarigioni e miracoli. Oserei dire caro lettore quanto ho sentito dire negli ultimi quattro anni nelle successive riunioni. Ho udito e visto molte manifestazioni attraverso figli e figlie di Dio in diversi luoghi in tempi differenti. Ma non ho mai visto riceverli con tale riverenza e rispetto, e santo timore come lo furono queste profezie e lingue con l’interpretazione. Oh la profondità, l’Amore, la completezza quando Dio parla davvero in mezzo al Suo popolo. È mio desiderio essere partecipe con voi di una rivelante profezia. Il fratello Branham aveva appena finito di predicare il sermone: “Vorremmo vedere Gesù”, e l’uditorio era in un profondo silenzio - anzi, nessuno si muoveva, né si udiva sussurro. Quando Dio è sul punto di parlare Egli ordina un sacro silenzio! Anche il fratello Branham che aveva parlato dolcemente, si fermò all’improvviso! Allora tutto ad un tratto una Voce si udì dalla lontana balconata. Non ci fu bisogno di microfoni giacché Dio aprì ogni orecchio perché sentisse! Le onde dell’aria lo trasmisero chiaramente all’orecchio e al cuore di tutti i presenti. Lasciate che lo citi con esattezza, parola per parola poiché lo incisi sul mio registratore a bobine:

COSÌ DICE IL SIGNORE A QUESTO MIO POPOLO, PER CUI HO MANDATO IL MIO SERVO, ANCHE A TE, ANCHE A QUESTA GENERAZIONE, LUI DEVE PARLARE CORAGGIOSAMENTE PROPRIO COME PAOLO, PER CONVINCERE COLORO AI QUALI IO L’HO INVIATO.

SÌ PERCHÉ HO MANDATO IL MIO SERVO BRANHAM. HO MESSO LE MIE PAROLE NELLA SUA BOCCA; PROPRIO COME HO INVIATO IL MIO FIGLIUOLO A MORIRE, E IL MIO POPOLO LO HA RIGETTATO - ANCHE SE È COSÌ HO INVIATO IL MIO FIGLIUOLO BRANHAM, PURE IN QUESTO TUO TEMPO - A COLORO PER CUI È VENUTO.

SÌ, ESSI SI SONO RIUNITI INSIEME, SI SONO INCONTRATI NELLE LORO CAMERE SEGRETE. I CONDUTTORI DEL MIO POPOLO SI SONO CONSIGLIATI ASSIEME; HANNO EMESSO IL GIUDIZIO PURE SU DI LUI. HANNO DETTO NELLE LORO CAMERE SEGRETE: “NOI LO RIGETTEREMO; RICERCHEREMO UNA COLPA IN LUI. TROVEREMO IN LUI MOLTI DIFETTI, E ISTRUIREMO LA NOSTRA GENTE. DIREMO LORO CHE QUESTO É PURE BELZEBÙ. SÌ, NON È LO SPIRITO DEL SIGNORE CHE LO HO HA INVIATO”. PERCIÒ IO LI GIUDICHERÒ ANCHE MEDIANTE IL MIO SERVO BRANHAM CHE TI HO INVIATO.

PERCHÉ METTERÒ IL MIO SPIRITO NEI MIEI SERVITORI E SE TU NON TI ARRENDERAI AL MIO SPIRITO, SARAI ANNIENTATO. MA SE CADRÀ SU TE, SE LA PAROLA DEL SIGNORE SI ABBATTERÀ SU DI TE, SARAI SCHIACCIATO, E LA TUA CASA RESTERÀ DESOLATA. QUESTA È LA ROCCIA, COSÌ SE TU CADRAI SU ESSA SARAI DISTRUTTO. MA SE ESSA CADRÀ SU DI TE TI RIDURRÀ IN POLVERE.

E COSÌ DICE IL SIGNORE ANCHE A QUELLI CHE SI SONO RADUNATI ASSIEME, COSÌ PARLA IL SIGNORE A COLORO CHE SI DICONO ESSERE STATI RIEMPITI COL MIO SPIRITO: POICHÉ SIETE STATI MIO POPOLO - IO VI HO BENDETTI, VI HO UNTI, MA VOI VI SIETE RIUNITI E AVETE RIGETTATO IL SERVITORE DEL SIGNORE IDDIO CHE IO VI HO INVIATO. E ANCHE PER AVERLO MANDATO IO TI GIUDICHERÒ, E LA TUA CASA SARÀ DESOLATA - ANCHE IN QUESTO GIORNO E IN QUEST’ORA. PERCHÉ TU INVOCHERAI IL RISVEGLIO MA L’ORECCHIO DEL SIGNORE NON TI ASCOLTERÀ, POICHÉ QUANDO TI HO CHIAMATO TU NON MI HAI RICONOSCIUTO. MI SEI STATO ESTRANEO QUANTO TI PARLAI. COSÌ SEI DIVENUTO COME IL MIO POPOLO QUANDO STAVO A CACCIARE DEMONI, E GUARIVO I MALATI, E SPEZZAVO IL PANE E LO MOLTIPLICAVO AI TUOI OCCHI, TU DICESTI: “EGLI HA UN DIAVOLO”.

MA TU CHE HAI ORECCHIO ASCOLTA CIÒ CHE LO SPIRITO DICE ALLE CHIESE, PERCHÉ IO TI PARLERÒ. TI INVIERÒ I MIEI SERVITORI ED ESSI TI BENEDIRANNO E TU MI SARAI RIUNITO. SARAI BENEDETTO POTENTEMENTE COME NON LO SEI STATO MAI. SCACCIA DA TE IL PENSARE UMANO E LE MANIERE DEGLI UOMINI E RIVOLGITI AL SIGNORE.

Questa potente profezia parla da se stessa! E questa volta lascerò a voi l’analisi. Dio parlandoci per profezia, ci avverte ne sono sicuro, del pericolo presente come pure del pericolo che ci sta di fronte. Ora permettetemi che vi dica il Messaggio di Dio per mezzo di un altro dono - lingue e profezie.

Quando giunsi in Tacoma, trovai molti fuochi che ancora ardevano dall’ultima riunione - fuochi di vittoria che bruciavano per glorificare Dio in vasi di terra. Uno di tali “vasi” con cui parlai fu la signora John Lewin, 1313 Hood Street, Aberdeen, Washington. Essa mi riferì questa storia, e nelle sue stesse parole c’è quanto segue: “Nell’estate del 1946 divenni gonfia e i miei amici e conoscenti pensarono che fossi di nuovo incinta. Andai allora dal nostro dottore. Egli non disse niente. Circa due settimane più tardi ebbi una terribile emorragia. Ritornai dal medico e i suoi esami rivelarono un grosso tumore. Immediatamente i santi ed io pregammo però peggiorai costantemente. Alla fine il dottore mi disse che ero condannata dal cancro, e il mio corpo fu malamente consumato, roso. Un amico mi mise al corrente che il fratello Branham stava per venire in Portland, Oregon. Pregammo con disperazione Dio che facesse in modo che io vi andassi, e Lui lo permise. Si pregò per me nel pomeriggio; il fratello Branham mi riferì che avevo il cancro e aggiunse: “In 24 ore questo si dipartirà da te”. Mi sentii male il giorno seguente nel corso del servizio; rientrando in camera mia mi aggravai maggiormente. Mi liberai dal cancro quindi e mentre lo facevo il suo puzzo era pressoché insopportabile. Il mio ventre rimase gonfio per diversi mesi; poi un mattino fu normale come doveva esserlo. Alcuni mesi fa mi recai dal dottore per un “check –up”, e lui riferì che nel mio corpo non vi era traccia del cancro. Oggi sono guarita! Sono trascorsi undici anni da quando si pregò per me. Sono tanto lieta per la mia guarigione, e per l’amore del fratello Branham e la fedeltà d’essere un vero servo di Dio”.

Una cosa su cui la testimonianza della signora Lewin ci ha istruiti è stata la maniera nella quale la sua guarigione ha avuto luogo. Doveva essere un miracolo per cui ella fosse stata immediatamente sanata, invece la sua guarigione richiese un certo tempo. In realtà il suo cancro scomparve in 72 ore, però la guarigione dei tessuti distrutti e la ricostruzione delle cellule fu un processo graduale. Eppure si poteva dire che era un miracolo perché qualsiasi preghiera che ferma la morte e arreca vita nuovamente non è altro che un miracolo. Ciò nondimeno io credo che un miracolo sia una manifestazione che si dichiara istantaneamente, mentre una guarigione è una graduale ricostruzione delle cellule del corpo in uno spazio di tempo. Ora noi sappiamo che un miracolo è l’istantanea creazione e restaurazione delle cellule morte e del tessuto. Illustrerò quel che intendo dire.

È il caso di un piccolo ragazzo indiano dell’età di 9 anni. Il suo nome è Toni James, route 1, Box 326, Shelton, Washington. Il piccolo Toni venne alla riunione completamente cieco. Questa era la sua condizione dall’età di otto mesi in cui scivolò dal suo lettino e un grumo di sangue si formò all’interno di entrambi gli occhi quale conseguenza della caduta. In seguito, il tessuto cicatrizzato si sviluppò e alla fine dopo molti esperimenti i medici abbandonarono ogni speranza e dissero alla madre di Toni: “Il vostro figliuolo non rivedrà mai più! Portatelo a casa perché non c’è speranza”. Il dottore le riferì inoltre che il massimo che lui avrebbe visto sarebbe stato un’ombra di luce da un occhio; l’altro era totalmente devastato. All’età di sei anni Toni entrò nella Scuola per Ciechi di Washington State. Nel frattempo il padre di Toni aveva sentito parlare di un profeta in questa nostra generazione il cui nome era William Branham. Egli intese di molte guarigioni e miracoli che Dio aveva operato tramite le mani di quest’uomo. La speranza crebbe nel cuore del padre alle notizie di queste buone novelle. Mentre il tempo trascorreva il padre di Toni sviluppò un profondo rispetto e ammirazione per questo profeta che non aveva mai visto. Egli accolse ogni notizia che lo riguardava e la sua fede aumentò; e così fece il piccolo Toni. Un giorno credettero entrambi che Dio gli avrebbe permesso di vedere. Quando giunse al padre di Toni la notizia che il fratello Branham doveva venire a Tacoma, egli si propose in cuor suo d’essere il primo; e il mercoledì pomeriggio, la prima sera in cui ebbe inizio la grande campagna, il signor James e il suo figliuolo cieco vi parteciparono in prima fila. Tutto quello che avevano sentito dire riguardo al fratello Branham era vero. Era divenuto ora una vivente verità davanti ai loro occhi. Coi loro cuori oltremodo rallegrati si precipitarono a casa con le buone notizie di cui erano stati testimoni. Giovedì sera Toni e suo padre furono di nuovo tra i primi. Quella sera condussero Toni e suo padre e la nonna di Toni. Quando fu tempo di occuparsi dei malati, tutti furono completamente silenziosi. In pochi secondi il fratello Branham cominciò a chiamare la gente dall’uditorio; oh, moltissimi vennero chiamati e molti altri, per fede furono fortificati in mezzo alla folla. Infine, gli occhi del fratello Branham si posarono su Toni. Scese un profondo silenzio. Poi guardando direttamente la madre di Toni lui disse: “Conducimi il tuo figliuolo cieco”. Di fretta la signora James portò Toni sul palco. Allora trovandosi di fronte al fratello Branham essa offrì il proprio figliuolo alle braccia del profeta!

Il fratello Branham prese teneramente il ragazzo fra le braccia, nel suo petto, e in profonda riverenza pregò. Immediatamente, in un batter d’occhio, la vista fu restaurata, e il piccolo Toni vide coi suoi stessi occhi il profeta di Dio per questa generazione. Il fratello Branham si rizzò dunque e parlò con la madre, dicendo: “Hai sofferto con dolore e i medici non potevano aiutarti - tu sei pure sanata”. Poi si voltò verso il padre di Toni ed esclamò: “Signore, anche lei è guarito”. Girandosi ancora una volta si fermò alla nonna di Toni e le disse: “La tua fede ha guarito pure te”. In quell’istante la moltitudine fu scossa sotto la potenza di Dio. La gente si rallegrava, piangeva e lodava a Dio. Poi la potenza guaritrice di Dio si riversò sul popolo a grandi ondate.

Io me ne stavo in fondo alla sala e le lacrime scorrevano sul mio viso. Ricordo che io stessa dissi: “Caro Signore, caro Signore, non meraviglia che sia scritto - un fanciullo li guiderà…”

Dalla cecità alla vista perfetta - davvero un miracolo! Ma persino di questo uno scettico dubitò! Un buon amico della signora James andò da lei e le disse: “Non è possibile, l’hai preparato tu”. La signora James rimproverò subito il suo amico dicendogli: “Guarda gli occhi di mio figlio!” Quando l’amico incredulo esaminò gli occhi di Toni vide che non poteva negare ciò che Dio aveva fatto, e la smise. Quella sera sulla via di casa la signora James rivisse gli avvenimenti della serata nella propria mente. Lei non riusciva a rendersi conto di tutto quello che era successo. In qualche modo lei cominciò a dubitare e allora Dio parlò al suo cuore e disse: “Non dubitare o la guarigione andrà perduta, ma credi”.

La sera successiva ebbe luogo questa meravigliosa interpretazione e la signora James seppe davvero il suo valore:

GUARDA, DICE LO SPIRITO DEL SIGNORE A QUESTO POPOLO - “NON HO IO PROMESSO DI ESSERE CON VOI ANCHE FINO ALLA FINE DEL MONDO? NON TI HO IO PROMESSO CHE CONFERMERÒ LA MIA PAROLA CON SEGNI E PRODIGI CHE SEGUIRANNO IL MINISTERIO?” COSÌ IO DICO AL MIO POPOLO: “SE TU ALZI IL TUO CUORE E CREDI SOLTANTO CHE LA MIA PROMESSA È PER TE, VEDRAI LA GLORIA DI QUEL CHE TI HO PROMESSO DALLA FONDAZIONE DEL MONDO”. È IL MIO SPIRITO CHE ANDRÀ AVANTI E COMPIRÀ L’OPERA CHE IL PADRE HA ORDINATO DI FARE. COSÌ IO DICO AL MIO POPOLO: “RIGUARDATE A ME E SIATE SALVATI”. IO DICO AL MIO POPOLO: “GUARDA A ME E SARAI GUARITO”.

Amici questa interpretazione fu così potente che i Santi presenti nel riceverla rimasero in un sacro silenzio. Oh la forza per i nostri stanchi cuori quando Dio parla! Sono così lieto che Lui abbia detto quelle parole - poiché la nostra fede migliore è debole, e la nostra forza è fiacca. Ah, ma la Sua Grazia sosterrà la prova. Molta gente seppe allora che Dio aveva parlato e che tutti avrebbero dovuto credere. La signora James fu tra coloro che seppero che credere era qualcosa che Dio richiedeva.

Così le meravigliose benedizioni di Dio piovvero ancora su Tacoma; perché un profeta sentì Dio dire: “Vai di nuovo lassù”. Che cosa significa venire a sapere che la nostra generzione non è senza profeta inviato da Dio! E noi ci rallegriamo tutti perché vediamo Dio manifestarSi nel nostro mezzo, nell’Amore, conducendoci all’unità della fede.

Credo di sapere pienamente cosa aspettarsi quando Dio parla e manda il Suo servo in una città - possiamo aspettarci di sentire parlare dal cielo. Gesù Cristo è il medesimo ieri, oggi e in eterno. Quant’è vero! Stimo un pivilegio di riferire a quelli che sono malati o sofferenti che Gesù Cristo mi ha guarita quando l’autorità medica non poteva fare nulla. Lode a Dio! Gli estremi dell’uomo sono le opportunità di Dio.

Nel 1952, cominciai ad avere mal di testa, che divennero più frequenti mentre il tempo passava e presi ad avere periodi di perdita di coscienza che sopraggiungevano senza preavviso. Il mio senso dell’equilibrio mi lasciò e sofrii sempre più di mal di capo. Durante questo tempo consultai frequentemente il nostro medico di famiglia. Egli mi suggerì di consultare un’oculista ed eseguire un completo controllo sui miei occhi. Questo fu compiuto, però l’oculista non riuscì a scoprire il legame tra i miei mal di testa e i miei occhi. Varie volte il nostro medico consigliò di andare in un’ottima clinica ed effettuare una totale verifica fisica. Infine nel Luglio 1954 mi spiegò che non avrebbe potuto fare nulla per me e insistette perché mi recassi nella clinica Mayo in Rochester, Minnesota. Ero sempre estremamente affaticata e le crisi sorgevano con più frequenza. Dovetti smettere di guidare la nostra automobile a causa dei periodi di crisi da cui la vista veniva danneggiata.

Parecchio del mio tempo lo trascorrevo a letto ma non mi parve mai di riposare. Finalmente nell’Ottobre 1954 andai al War Memorial Hospital in Soo., Michigan. Passai là otto giorni e fui sottoposta a un compelto esame fisico. Il dottore che c’era mentre mi trovavo in questo ospedale era uno che avevo conosciuto anni fa e in cui avevo fiducia e ne rispettavo l’abilità. Quando questi mi rilasciò dalla clinica, mi suggerì ancora di recarmi in un ospedale per la diagnosi. Aggiunse che riteneva che la cosa fosse seria.

Nel Dicembre del 1954 fui d’accordo a recarmi nella clinica Mayo. Prendemmo un appuntamento e trascorsi circa due setimane per essere sottoposta ad esami e sotto osservazione. L’esame conclusivo all’edificio delle Scienze mediche consistette nella registrazione di un elettroencefalogramma che è comunemente definito il test delle onde cerebrali.

Due o tre giorni dopo fui rispedita nuovamente all’edificio delle Scienze mediche dove l’elettroencefalogramma fu segnato sotto l’influsso di una sostanza stupefacente attivante, il cuo nome era metrazel. Era loro opinione quale risultato di scoperte cliniche che io avessi un’escrescenza sul cervello, la cui pressione mi procurava un oscuramento.

Ritornai a casa malata e scoraggiata. Mio marito che così spesso mi aveva sentito dire come Gesù sanava allo stesso dei giorni della Bibbia mi sfidò di credere Dio per la mia guarigione. Non aveva mai frequentato una chiesa che insegnasse la guarigione divina ma tante volte gli avevo parlato dei miei amici che confidavano in Dio per ogni cosa. Lui era pronto a credere in Dio per la mia guarigione; mi disse che mi avrebbe portato in qualunque luogo se avessimo solo potuto scoprire dove ci sarebbe stata una riunione.

Avevo spesso sentito parlare di un ministro che pregava per i malati dal nome di Rev. William Branham. Apprendevo che lui sarebbe venuto nella Philadelphia Church in Chicago, il 12 Gennaio 1955. Se solo Dio mi avesse tenuta in vita perché potessi presenziare a quella riunione! Mio fratello e sua moglie mi vennero a trovare dalla California per aiutarci e incoraggiarci.

C’era pure una cara Santa di Dio che viveva qui mentre suo marito era sovrintendente dell’opera che veniva fatta al Ponte Mackinac Straits. Il suo nome era signora J.A. Hightower da Memphis, Tenn. Essa era stata guarita di cancro così poteva parlare per esperienza; ebbe per me uno speciale interesse, pregò e mi incoraggiò a confidare in Dio. Tre o quattro dei miei amici vennero a casa mia e pregarono per me e Dio ci incontrò in un modo meraviglioso. Quanto ringrazio Dio per i combattenti della preghiera!

In quel tempo perdevo circa mezzo chilo al giorno. Il 10 Gennaio del 1955 lasciammo la nostra abitazione per la Salvezza, le riunioni di guarigioni erano condotte in Chicago dal fratello Branham. I miei vicini lo ritenevano un viaggio pazzesco, che mio marito mi portasse a una simile distanza nella mia condizione.

Abitiamo a circa 500 miglia da Chicago. Ci vollero dieci giorni per compiere il tragitto. Tante volte credetti che la morte mi cogliesse prima di arrivare a destinazione. Il 13 Gennaio verso le dieci di mattina giungemmo alla Philadelphia Church. I miei familiari chiesero del fratello Branham e fu loro detto che non avremmo potuto vederlo fino al servizio serale. Un paio di giovani che presenziavano alla scuola biblica della chiesa, consigliarono che io fossi condotta per pregare in una camera della chiesa dove avrei potuto riposare fino al servizio della sera. Nel pomeriggio l’anziano della scuola entrò e vedendo la mia condizione pregò che Dio mi mantenesse in vita fino al cunto serale. Quando il servizio ebbe inizio io fui sistemata a lato dell’altare su un lettino.

Nei miei istanti di coscienza pregavo che Dio salvasse mio marito e guarisse il mio corpo. Sembrava che fossi cosciente solo a metà. Il mio corpo sentiva freddo ed era insensibile. Sudore freddo mi copriva tutto il corpo. Dopo che il fratello Branham ebbe dato il suo Messaggio, chiamò la fila di preghiera.

Mentre lui pregava per la gente della fila di preghiera, Dio cominciò a mostrargli qualcosa. Egli chiese all’uditorio di essere riverente. Disse: “Vedo un’ampia costruzione con un’alta cima torreggiante. Questo edificio risiede in una città, la città si estende in una valle: si tratta della clinica Mayò di Rochester, Minnesota. Vedo una donna che viene portata in una clinica da un parente, essa viene dal Michigan; da questa clinica lei è stata rispedita a casa, ha un disturbo al cervello che le procura una pressione”.

Il fratello Branham a questo punto si guardò intorno nell’uditorio e mi vide sul lettino, allora disse: “Dio ti benedica, sorella sulla lettiga, sei tu! Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina. Gesù Cristo ti ha guarita! Và a casa, sei sanata e Dio ti benedica”.

Mentre lo Spirito Santo parlava attarverso il fratello Branham, sentii come se una mano fosse messa sulla mia testa. Non potrei descrivere ciò che provai! Le parole non riescono a spiegare quella sensazione di contatto. Era come se un Fuoco purificante mi percorresse dalla sommità del capo fino alle piante dei piedi! La potenza e la Presenza del Signore vennero su di me, una Forza attraversò il mio corpo e fui guarita nel modo più completo!

Quando lodo Iddio per la Sua benignità verso di me!

Quella sera mio marito accettò il Signore come suo Salvatore, ed è nostro desiderio di servirLo finché Lui ci chiami a casa.

Ho scritto questa testimonianza tre anni dopo la mia guarigione e desidero ringraziare Dio poiché non ho avuto un mal di testa né disturbi di alcun genere al mio capo. Posso veramente affermare che Gesù Cristo è il mio Salvatore, Guaritore, Battezzatore ed Amico.

Egli è il mio tutto in tutto. La mia preghiera è che questa testimonianza possa aiutare qualcuno a confidare in Dio che compie bene ogni cosa.

Vostra sorella in Cristo

Signora Wesley Eveleigh
890 No. State ST.
St. Ignace, Michigan.

P.S. Desidero ringraziare il fratello Joseph Mattsson Boze, pastore della Philadelphia Church di Chicago per la sua gentilezza e le parole di incoraggiamento quando più ne avevo di bisogno. La mia preghiera è che Dio lo benedica.